Argonauti - La Natura di Puglia e Basilicata - Cavolaia parassitata da Cotesia sp.
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 Cavolaia parassitata da Cotesia sp.
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Autore Discussione  

grazia
Utente Attivo



Inserito il - 08/02/2011 : 00:56:47  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di grazia Aggiungi grazia alla lista amici  Rispondi Quotando
Sul muro di casa mia ho trovato un bruco di cavolaia parassitato da larve di imenottero braconide. Come è evidente anche dalla foto queste si nutrono della linfa del malcapitato.
Il povero bruco è ancora vivo e reagisce al tatto.

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52,2 KB









Modificato da - rocco in Data 09/02/2011 18:36:50

 Firma di grazia 
Grazia Giovannetti
Melpignano

 Regione Puglia  ~ Prov.: Lecce  ~ Città: Melpignano  ~  Messaggi: 303  ~  Membro dal: 14/09/2006  ~  Ultima visita: 06/04/2022

rocco
Moderatore



Inserito il - 09/02/2011 : 18:33:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di rocco Aggiungi rocco alla lista amici  Rispondi Quotando
Ciao Grazia!
Le specie che più spesso attaccano le cavolaie appartengono al genere Cotesia. Alcune di queste vengono ormai diffusamente adoperate per la lotta biologica in sostituzione agli insetticidi tradizionali.
certo è che il ruolo dei parassitoidi nelle reti alimentari rimane tanto insolito quanto interessante!
rocco








 Regione Puglia  ~ Prov.: Bari  ~ Città: Bari  ~  Messaggi: 2025  ~  Membro dal: 04/09/2007  ~  Ultima visita: 12/12/2014 Torna all'inizio della Pagina

rocco
Moderatore



Inserito il - 09/02/2011 : 18:36:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di rocco Aggiungi rocco alla lista amici  Rispondi Quotando
L'adulto è simile a questo esemplare non identificato, fotografato da Rita:
http://www.argonauti.org/forum/topi...OPIC_ID=8433

rocco








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angela corasaniti
Amministratore



Inserito il - 09/02/2011 : 18:48:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando
Le due specie che vengono spesso citate come parassiti di larve di Pieris brassicae sono Cotesia rubecula (che preferirebbe Pieris rapae più frequentemente e di cui non ci sono dati per l'Italia) (Harvey et al. 1999) e C. glomerata.
Le larve della foto si stanno praticamente impupando...se si riuscisse ad attendere la schiusa sarebbe interessante scoprire cosa vien fuori








  Firma di angela corasaniti 
angelacorasaniti@fastwebnet.it

http://www.argonauti.org
la Natura di Puglia e Basilicata

 Regione Puglia  ~ Prov.: Bari  ~ Città: Bari  ~  Messaggi: 2770  ~  Membro dal: 12/09/2006  ~  Ultima visita: 05/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Biochimico
Utente Attivo


Inserito il - 10/02/2011 : 16:45:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biochimico  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  Biochimico Aggiungi Biochimico alla lista amici  Rispondi Quotando
Ha ragionissimo Angela, gran parte della mia tesi di Laurea ha interessato questo aspetto. Quanto è determinante l'attività del predatore o parassitoide nello sviluppo larvale del fitofago?è un campo ricco di sorprese che se colte possono essere utilizzate per programmare meglio i programmi di lotta guidata e integrata rendendo la nostra agricoltura più pulita come diceva rocco. Grazia entomowatchia se puoi approfonditamente e senza ledere. Poi facci sapere!







  Firma di Biochimico 
Stefano Spagnulo

 Regione Puglia  ~ Prov.: Lecce  ~ Città: Trepuzzi  ~  Messaggi: 415  ~  Membro dal: 09/03/2009  ~  Ultima visita: 23/11/2016 Torna all'inizio della Pagina

grazia
Utente Attivo



Inserito il - 12/02/2011 : 01:43:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di grazia Aggiungi grazia alla lista amici  Rispondi Quotando
Certo, tenere sotto controllo la situazione mi è facile.
24 ore dopo la situazione era praticamente invariata
48 ore dopo il bruco era a terra, caduto ma ancora vivo e reagiva prontamente al tatto, ecco le foto di bruco e parassiti:

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  Firma di grazia 
Grazia Giovannetti
Melpignano

 Regione Puglia  ~ Prov.: Lecce  ~ Città: Melpignano  ~  Messaggi: 303  ~  Membro dal: 14/09/2006  ~  Ultima visita: 06/04/2022 Torna all'inizio della Pagina

grazia
Utente Attivo



Inserito il - 12/02/2011 : 01:45:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di grazia Aggiungi grazia alla lista amici  Rispondi Quotando
72 ore dopo il bruco è moribondo, reagisce appena al tatto.

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  Firma di grazia 
Grazia Giovannetti
Melpignano

 Regione Puglia  ~ Prov.: Lecce  ~ Città: Melpignano  ~  Messaggi: 303  ~  Membro dal: 14/09/2006  ~  Ultima visita: 06/04/2022 Torna all'inizio della Pagina

grazia
Utente Attivo



Inserito il - 12/02/2011 : 23:52:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di grazia Aggiungi grazia alla lista amici  Rispondi Quotando
96 ore dopo (quattro giorni): il povero bruco è incredibilmente ancora vivo

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  Firma di grazia 
Grazia Giovannetti
Melpignano

 Regione Puglia  ~ Prov.: Lecce  ~ Città: Melpignano  ~  Messaggi: 303  ~  Membro dal: 14/09/2006  ~  Ultima visita: 06/04/2022 Torna all'inizio della Pagina

angela corasaniti
Amministratore



Inserito il - 14/02/2011 : 13:01:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando
E' una forma di parassitismo incredibile La larva ospite rimane viva e le sue difese immunitarie compromesse; questo meccanismo permette alle uova di braconide deposte al suo interno di continuare il ciclo vitale fino all'avvicinarsi dell'impupamento, solo a questo punto fuoriescono dall'ospite che continua a vivere ma non potrà completare il suo ciclo e trasformarsi in farfalla.
Le femmine adulte di Cotesia glomerata tendono a preferire le larve di Pieris brassicae al primo stadio mentre evitano quelle giunte al quinto in quanto le larve tendono a difendersi dalle punture che il braconide effettua per deporre (mordendo, sputando o colpendo) e le possibili ferite inflitte possono ferire o addirittura uccidere il parassita (Mattiacci e Dicke, 1995)
Il "virus" che compromette il sistema immunitario dell'ospite e l'effetto endocrino che impedisce al bruco di completare il suo ciclo vitale sono ancora oggetto di studio...ma Stefano saprà descrivere questo aspetto meglio di me
Per esempio i bruchi di Manduca sexta parassitati da Cotesia congregata (entrambe specie non europee) continuano a vivere ancora per due settimane dopo essere stati abbandonati dai parassiti.
In questo caso, Grazia, potrai verificare dal vero tu stessa quanto riuscirà ancora a vivere la larva di cavolaia. Temo che sarà invece difficile immortalare il braconide adulto a meno che tu non riesca a beccarne uno nel momento dell'involo.








  Firma di angela corasaniti 
angelacorasaniti@fastwebnet.it

http://www.argonauti.org
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