Argonauti - La Natura di Puglia e Basilicata - Marinagri sotto sequestro
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 Marinagri sotto sequestro
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angela corasaniti
Amministratore



Inserito il - 27/02/2007 : 16:02:52  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando
Finalmente ? stato bloccato il megascandaloso centro turistico Marinagri tra Scanzano jonico e Policoro di cui parlai proprio qualche giorno fa.
Qui in basso la foto del progetto che purtroppo era a buon punto, e danni ne ha gi? provocati parecchi.

Immagine:

47,3 KB

dalla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi e ieri

Indagini Catanzaro: sotto sequestro villaggio turistico Marinagri

POLICORO (MATERA) - I Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno perquisito e posto sotto sequestro stamani, a Policoro (Matera), il villaggio turistico "Marinagri", nell?ambito delle inchieste della Procura della Repubblica di Catanzaro che coinvolgono cinque magistrati lucani, uomini politici e amministratori.
I militari hanno prima perquisito il complesso ? che comprende strutture alberghiere e sportive, villette, un porto, per un valore di circa 200 milioni di euro ? e poi ne hanno sigillato gli ingressi.
Nell?inchiesta si ipotizza che siano stati commessi reati per agevolare la costruzione del complesso turistico, con
?coperture? a vari livelli.

27/2/2007


Cinque i giudici indagati. La difesa: ?accuse infondate?
MATERA - C'? anche Rosa Bia, giudice del Tribunale di Matera, tra i magistrati indagati nell?ambito delle inchieste condotte dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sui presunti rapporti illeciti tra ambienti giudiziari ed esponenti politici lucani.
Sono cinque, dunque, i magistrati coinvolti nelle indagini. Il nome di Rosa Bia, infatti, si aggiunge a quelli dei procuratori della Repubblica di Potenza e Matera, Giuseppe Galante e Giuseppe Chieco; del presidente del Tribunale di Matera, Iside Granese, e del sostituto procuratore della Repubblica di Potenza, Felicia Genovese.
Nei confronti del giudice Bia s'ipotizzerebbe il reato di abuso d?ufficio.

GRANESE: ACCUSE INFONDATE
?Si tratta di accuse infondate?: ? il commento della Presidente del Tribunale di Matera, Iside Granese, alle notizie sull'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro su alcuni magistrati e uomini politici lucani. ?Sono accuse infondate ? ha spiegato Granese ? poich? ? vero che ho contratto un mutuo, ma ipotecario, a un tasso agevolato, con la Banca popolare del Materano, per l?acquisto e la ristrutturazione di un immobile in Matera che adesso ha un valore superiore. Quanto alle inchieste che riguardano l'istituto di credito mi sono astenuta dal conoscere le controversie riguardanti la stessa Banca, rimettendo in passato gli atti al Presidente della Corte di Appello di Potenza. Quest?ultimo, con un provvedimento del febbraio 2006, mi ha autorizzato a occuparmene, deducendo che fra me e la banca non vi ? un credito litigioso e che, comunque, lo stipendio di un magistrato garantisce a tutti gli effetti il pagamento delle rate?.
Quanto alla vicenda legata al Consorzio Anthill, la Presidente del Tribunale di Matera ha detto di aver querelato l'allora amministratore della societ?, astenendosi dal conoscere ogni controversia in cui lo stesso ? implicato.

L'IPOTESI: CASO INSABBIATO
Giuseppe Chieco, avrebbe insabbiato l?inchiesta avviata dal suo ufficio sui presunti illeciti nella realizzazione del villaggio turistico Marinagri di Policoro, omettendo di effettuare la necessaria attivit? investigativa. E? l'accusa che la Procura della Repubblica di Catanzaro contesta al procuratore della Repubblica di Matera.
Il mancato completamento dell?inchiesta aveva consentito ai titolari dell?investimento di ottenere un finanziamento da parte del Cipe di quasi 26 milioni di euro, che in un primo tempo era stato bloccato.
Nei confronti di Chieco vengono ipotizzati i reati di concorso in abuso d?ufficio e truffa ai danni dello Stato. L'inchiesta trae origine dalla presunta irregolarit? nella realizzazione del villaggio per il fatto che una parte dell?area interessata dalla costruzione della struttura sarebbe stata di propriet? demaniale. Fatto, quest?ultimo, che non avrebbe impedito il rilascio delle concessioni edificatorie per la realizzazione del villaggio grazie alla collusione di funzionari del Comune e dell?Ufficio del demanio di Matera.
Gli illeciti nell?iter per la realizzazione del villaggio furono oggetto di un?informativa da parte della Guardia di finanza al procuratore Chieco, il quale, per?, non avrebbe effettuato l?attivit? investigativa necessaria per l'accertamento della prova. Lo stesso Chieco, inoltre, successivamente ha chiesto l?archiviazione del procedimento.
Secondo l?ipotesi accusatoria formulata dalla Procura di Catanzaro, il procuratore Chieco, nel periodo in cui si sono svolte le indagini preliminari, avrebbe espresso l?intenzione di acquistare un immobile all?interno del villaggio, effettuando anche una visita nel cantiere della struttura. Circostanza riscontrata in una relazione riservata inviata da Chieco al procuratore generale di Potenza a seguito di un esposto anonimo presentato nei suoi confronti.
Secondo i magistrati della Procura di Catanzaro, la condotta del procuratore Chieco sarebbe stata finalizzata ad insabbiare l'inchiesta sulla realizzazione del villaggio consentendo l'impunit? dei soggetti coinvolti e lo sblocco del finanziamento da parte del Cipe.


26/2/2007







 Firma di angela corasaniti 
angelacorasaniti@fastwebnet.it

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la Natura di Puglia e Basilicata

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Vilmer77
Moderatore




Inserito il - 04/03/2007 : 02:12:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Vilmer77 Aggiungi Vilmer77 alla lista amici  Rispondi Quotando
Sono contento che sia stato bloccato il progetto ma sono molto rattristato dal fatto che queste cose accadano e forse (ahim?) continueranno ad accadere...





  Firma di Vilmer77 
Vilmer
________________________
camminando si conosce

 Regione Basilicata  ~ Prov.: Matera  ~ Città: Matera  ~  Messaggi: 3753  ~  Membro dal: 14/09/2006  ~  Ultima visita: 24/02/2021 Torna all'inizio della Pagina

giuseppe nuovo
Amministratore




Inserito il - 04/03/2007 : 08:24:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di giuseppe nuovo  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  giuseppe nuovo  Invia a giuseppe nuovo un messaggio Yahoo! Aggiungi giuseppe nuovo alla lista amici  Rispondi Quotando
vero; per? si pu? anche tornare indietro.
Punta Perotti , la 'saracinesca, del lungomare barese ? stata fatta saltare in aria ed al suo posto sta nascendo un parco urbano....
chiss? che anche a Marinagri non accada lo stesso ed i devastatori siano costretti a ripristinare il territorio.

salutoni






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Giuseppe Nuovo
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il database per il naturalista
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giuseppe nuovo
Amministratore




Inserito il - 10/05/2008 : 09:28:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di giuseppe nuovo  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  giuseppe nuovo  Invia a giuseppe nuovo un messaggio Yahoo! Aggiungi giuseppe nuovo alla lista amici  Rispondi Quotando
anche se in ritardo alcuni aggiornamenti

Basilicata, sigilli a Marinagri

Sequestrato nuovamente il villaggio turistico Marinagri di Policoro e perquisiti l'abitazione e gli uffici del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e di altre sette persone. Gli sviluppi dell'inchiesta "Toghe lucane"
Segna dei passi in avanti l'inchiesta della Procura di Catanzaro 'Toghe Lucane', su un presunto comitato d'affari che avrebbe operato in Basilicata con la complicit? di uomini politici, magistrati, professionisti e imprenditori. Ieri ? stato nuovamente sequestrato il villaggio turistico Marinagri di Policoro e sono stati perquisiti l'abitazione e gli uffici del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e di altre sette persone. Un nuovo impulso alle indagini, condotte dal sostituto procuratore Luigi De Magistris, arriva da una relazione tecnica realizzata da un consulente dell'accusa nella quale sono ricostruite le procedure burocratiche per le autorizzazioni alla costruzione del centro turistico e quelle relative alla concessione di fondi pubblici per un importo pari a 26 milioni di euro.

Le indagini si sono arricchite anche di alcune intercettazioni telefoniche tra De Filippo, che ? indagato per i reati di truffa e abuso d'ufficio, ed il legale rappresentante della societ? Marinagri, Vincenzo Vitale, nelle quali quest'ultimo chiedeva al presidente della Regione di intervenire per evitare che i funzionari dell'ente potessero intralciare alcuni lavori nel centro turistico. Nelle indagini sono confluite anche le dichiarazioni di un uomo, che sta scontando una condanna per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, il quale ha deciso di collaborare con la Procura di Catanzaro ed ha riferito di presunti rapporti tra alcuni magistrati lucani e la societ? Marinagri.

L'uomo ha fatto riferimento anche a interessi economici tra i magistrati ed alcune societ? coinvolte nell'indagine. Complessivamente sono 14 gli indagati nell'inchiesta, accusati a vario titolo di abuso d'ufficio, corruzione, truffa e falsit? ideologica in atti pubblici. Secondo l'accusa, gli indagati, a vario titolo, avrebbero commesso una serie di condotte illecite dirette alla costruzione e all'ottenimento dei finanziamenti pubblici per la realizzazione del villaggio turistico su cui, sostiene De Magistris, ci sarebbero "dei collegamenti tra amministratori e proprietari della struttura e altri magistrati in servizio nel Distretto della Corte di Appello di Potenza" e "interessi economici con investimento di somme significative" in Marinagri.

Oltre agli uffici della Regione e all'abitazione di De Filippo la Guardia di Finanza ha eseguito altre sette perquisizioni, alcune delle quali nei confronti di persone ritenute vicine all'ex sottosegretario all'Economia ed attuale parlamentare del Pd Filippo Bubbico, gi? indagato nell'inchiesta Toghe Lucane. Tra le persone indagate c'? anche il neo sindaco di Policoro, Nicolino Lopatriello, che aveva ricoperto l'incarico di primo cittadino negli anni (2000-2006) a cui fa riferimento l'indagine. I finanzieri, infine, hanno sequestrato 26 milioni di euro destinati dal Cipe per i lavori del 'Marinagri' e dei conti correnti bancari intestati ad alcuni degli indagati.

Il Marinagri ? un villaggio turistico dal valore di 200 milioni di euro. La struttura comprende villette, posti barca, porticciolo, due alberghi, strutture sportive, sullo jonio lucano. La vicenda giudiziaria del villaggio turistico di Policoro ha avuto inizio il 3 marzo del 2007 quando, su provvedimento del Gip del tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti, ? stato sequestrato per la prima volta. Il 20 marzo del 2007 i giudici del tribunale della libert? del capoluogo calabrese hanno accolto il ricorso dei difensori della societ? Marinagri e disposto il disseguestro della struttura.

Nell'ottobre scorso, infine, i giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato da De Magistris contro il dissequestro deciso dai giudici del riesame. Non si ? fatta attendere la reazione del Presidente della Regione, Vito De Filippo, il quale si dice estraneo alla vicenda evidenziando che "da una prima lettura degli atti, non posso non constatare che sarebbero bastati pochi minuti per chiarire una posizione che mi vede del tutto estraneo e lontano dalla vicenda". Per il neo sindaco di Policoro, Nicolino Lopatriello, le accuse nei suoi confronti sono "assolutamente inventate. Non si pu? tirare in ballo un sindaco che non ha mai firmato atti di cui si parla nell'inchiesta".

18 aprile 2008
La Nuova Ecologia.it
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30/04/2008

GIP CATANZARO CONFERMA SEQUESTRO VILLAGGIO TURISTICO MARINAGRI
Provvedimento emesso ad aprile nell'inchiesta 'Toghe lucane' (ANSA) - CATANZARO, 30 APR - Il gip di Catanzaro, Antonio Rizzuti, ha convalidato il sequestro del complesso turistico Marinagri di Policoro (Matera). Il provvedimento era stato emesso in via d'urgenza il 17 aprile dal pm De Magistris nell'ambito dell'inchiesta 'Toghe lucane' su un presunto comitato d'affari che avrebbe operato in Basilicata con la complicita' di politici, magistrati, professionisti e imprenditori. Il legale di Vincenzo e Marco Vitale, titolari di Marinagri ha gia' annunciato il ricorso
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30 apr 08
www.nuovacosenza.com

Il sequestro del complesso turistico Marinagri di Policoro (Matera) e' confermato. Il gip di Catanzaro Antonio Rizzuti ha convalidato il sequestro emesso in via d'urgenza il 17 aprile scorso dal pm Luigi De Magistris nell'ambito dell'inchiesta ''Toghe lucane''. Contro la decisione di Rizzuti ha gia' annunciato ricorso al Tribunale del riesame l'avv. Aldo Casalinuovo, legale di Vincenzo e Marco Vitale, titolari di Marinagri. Alla base della decisione c'e' la considerazione che Marinagri e' costituito da ''un'area e di opere di cui la progettazione, l'esecuzione e, in parte, la sovvenzione e' conseguenza, in tutto o in parte, dei reati ipotizzati''. Il gip passa poi all'analisi della sussistenza del fumus del reato nei confronti degli indagati. Nel caso dell'abuso d'ufficio ipotizzato nei confronti di Giuseppe Chieco e Paola Morelli, procuratore e sostituto procuratore a Matera, il gip afferma che dagli atti emerge che entrambi, di fronte ad un'inchiesta su Marinagri avviata nel 2003 dai carabinieri di Policoro, ''mostravano una certa resistenza e disattendevano, in alcuni casi per motivi di per se' irrilevanti, in altri per ragioni del tutto compatibili con genuini convincimenti di segno contrario, ma non incompatibili in astratto con la volonta' di 'insabbiare' l'inchiesta, le richieste dei carabinieri''. In merito alla posizione dell'ex pm di Potenza, Felicia Genovese, del responsabile della sicurezza della societa' Pietro Gentili, ex responsabile della sezione di pg dei carabinieri della Procura di Potenza, e di Vincenzo Vitale, indagati per abuso d'ufficio, il gip ricorda che tra gli elementi d'accusa, c'e' anche la testimonianza di Salvatore Scarcia, condannato per associazione mafiosa, il quale ha riferito al pm che in un colloquio gli ''veniva richiesto, sebbene in maniera larvata ed indiretta, di intimidire in qualche modo il sindaco di Scanzano Ionico, Mario Altieri, 'colpevole' di avere fatto bloccare il progetto della Marinagri''. ''Il fatto riferito da Scarcia - scrive il gip - e' ai limiti dell'incredibile. Tuttavia, la volonta' punitiva nei confronti di Altieri trova conferma nelle dichiarazioni al pm dell'Altieri stesso il quale ricollegava alcune sue disavventure giudiziarie nonche' minacce e atti intimidatori subiti alla sua ferma opposizione''. In merito al falso ideologico per Vincenzo Vitale, la direttrice dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz e il dirigente del Demanio a Matera Giuseppe Pepe, l'accusa si riferisce al riconoscimento alla societa' Ittica Valdagri, che controlla la Marinagri, della proprieta' di alcune particelle di terreno facenti parte in passato dell'alveo del fiume Agri. Per il gip sussiste pure il fumus della truffa per il finanziamento del Cipe di 51 milioni di euro, 25 dei quali per Marinagri. Sulla corruzione a carico dei responsabili della Marinagri e del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, il gip evidenzia ''l'assoluta disponibilita''' di quest'ultimo ''nei confronti delle esigenze della Marinagri'' e rileva la documentazione sequestrata ''evidenziava che tra gli acquirenti di un immobile (del valore di 164 mila euro) e di un posto barca (20 mila euro) risultava Lopatriello e che, peraltro, non risulta allo stato, versata alcuna somma, nemmeno per caparra o acconti''. Analoghe considerazioni, invece, ''non valgono'' per l'ex presidente della Regione Basilicata, Filippo Bubbico, ''gia' favorevole al Vitale fin dai tempi della Ittica Valdagri e dei progetti di acquicoltura della fine degli anni '80. In effetti - scrive il gip - per quanto emerga dalla documentazione un sospetto collegamento con gli affari economici della Marinagri, si tratta, allo stato, di elementi piuttosto congetturali ed equivoci''.






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Giuseppe Nuovo
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