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Phylum / Tipo: Chordata ---> Classe: Aves / Uccelli ---> Ordine: Charadriiformes ---> Famiglia: Scolopacidae

Genere / specie

Calidris minuta <
Calidris temminckii
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Gambecchio nano
Temminck' stint

Lecce
24 aprile 2005
(digiscoping)

Lecce
24 aprile 2005
(digiscoping)

La Vela (Ta)
28 luglio 2002
(digiscoping)

La Vela (Ta)
28 luglio 2002
(digiscoping)

Descrizione
Il gambecchio nano è un piccolo limicolo simile al gambecchio ma più grigio di quest’ultimo e con una colorazione più uniforme che si estende anche a collo e petto che appare leggermente striato e più chiaro al centro, inoltre il bianco del ventre si estende sui lati del petto rendendo la livrea generale simile a quella del piro piro piccolo. Le zampe, a differenza del gambecchio, sono olivastre o giallognole; in volo spiccano i lati del groppone e le timoniere esterne bianche, inoltre non presenta nessuna V sul dorso. All’inizio della primavera superiormente appare di un grigio-beige spento poi sul dorso appaiono delle “piccole macchie nere”. I giovani in autunno hanno le penne del dorso marginate di nero con il bordo chiaro, nel caratteristico “dorso lunettato”. Sul terreno ha una andatura rapida e veloce. Maschio e femmina non sono uguali infatti la coda del maschio è leggermente più lunga di quella della femmina. Ha un volo volteggiante simile al pipistrello e in branco è poco coordinato, quando si invola allarmato emette un verso acuto e squillante. Spesso si imbranca con altre specie affini.

Alimentazione
Il gambecchio nano si ciba principalmente di insetti (coleotteri, ditteri e loro larve), ma non disdegna lombrichi ed altri anellidi.

Habitat
A differenza del gambecchio, il gambecchio nano preferisce le acque dolci a quelle salmastre. L’habitat riproduttivo è costituito da paludi erbose e brughiere. In migrazione e svernamento, lo si può trovare presso rive di stagni, pianure interne e marcite, anche insenature costiere con copertura vegetale e ruscelli. Nidifica in Europa ed Asia settentrionale, dal sessantesimo parallelo nord ad oltre il circolo polare artico. In inverno migra a sud svernando dall’area mediterranea all’Africa equatoriale. In Italia è da considerarsi specie di doppio passo ma irregolare, e parzialmente svernante.

testo di Giuseppe Carlucci

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