Argonauti - La Natura di Puglia e Basilicata - Cladocora caespitosa
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 Cladocora caespitosa
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angela corasaniti
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Inserito il - 20/10/2006 : 21:36:59  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando
Lo scorso inverno, dopo una violenta mareggiata, ho trovato su una spiaggia a pochi chilometri da Manfredonia (Fg) una gran quantit? di scheletri di Cladocora caespitosa.

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Prima di approfondire la conoscenza di questo interessante organismo, mi sembra indispensabile parlare dell'ambiente in cui esso vive.








Modificato da - angela corasaniti in Data 21/10/2006 11:10:13

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angela corasaniti
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Inserito il - 20/10/2006 : 22:24:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando
Le barriere coralline tropicali sono tra gli habitat pi? sognati, esplorati e fotografati dai sub di tutto il mondo. Ma forse non tutti sanno che il Mediterraneo ha un suo caratteristico ambiente molto simile in ricchezza, bellezza, unicit? e origine.

Il "coralligeno" ? una complessa biocenosi creata da numerosissime specie vegetali ed animali che provvedono alla sua creazione, accrescimento ed erosione.
Secondo alcuni questo termine proviene da un'antica nonch? errata convinzione che fosse formata da corallo rosso (Corallium rubrum) solo ospite occasionale. Per altri sono le alghe rosse (Rhodophycophyta) dette anche "coralline" ad averne dato il nome. Le alghe rodoficee sono calcaree e cementandosi con frammenti rocciosi e resti calcarei di animali vari creano un supporto simile ad una crosta spugnosa.
E' qui che organismi costruttori come la Cladocora caespitosa hanno un ruolo importante.
Altra funzione determinante nelle continue trasformazioni ed evoluzioni di questo habitat hanno gli animali detti perforanti (datteri di mare, spugne Clionidi...)
Si crea cos?, davanti agli occhi di chi esplora queste scgliere sommerse uno scenario fiabesco ricco di costruzioni fragili e friabili con tanti anfratti, canali grotte, guglie e microcavit?, substrato ottimale per essere colonizzato da organismi vegetali ed animali come: crostacei, vermi, molluschi.

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La Cladocora caespitosa (madrepora pagnotta, cervello di mare) produce uno scheletro calcareo simile da un rametto cilindrico (polipierite) dal diametro che raramente raggiunge il centimetro, con calici sempre rivolti verso l'alto. Ciascun polipierite, lungo anche alcuni centimetri, ? ben distinto da quelli adiacenti.








Modificato da - angela corasaniti in data 20/10/2006 23:43:41

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angela corasaniti
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Inserito il - 20/10/2006 : 22:37:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando


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Questo esacorallo vive in colonie che possono assumere forme diverse secondo le condizioni ambientali: globosa in zone con elevato moto ondoso, o ramificata in acque tranquille.
Una colonia pu? vivere molte decine di anni (>60) e ricoprire superfici di alcuni metri quadrati.
Sullo scheletro si sviluppano i polpi color giallo-verdastro o bruno-grigiastro coronati da numerosi tentacoli.
I suoi tessuti contengono alghe unicellulari simbionti: le zooxantille. Queste alghe vivendo all'interno delle colonie ricevono protezione dai predatori ed in cambio contribuiscono ai processi di costruzione dello scheletro calcareo.








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angela corasaniti
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Inserito il - 20/10/2006 : 22:41:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando


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Particolare dello scheletro in cui si distinguono i singoli calici.








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angela corasaniti
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Inserito il - 20/10/2006 : 22:51:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angela corasaniti Aggiungi angela corasaniti alla lista amici  Rispondi Quotando

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In questo frammento i calici non hanno un diametro piuttosto omogeneo, come negli altri, e i polipieriti si distanziano tra loro.








Modificato da - angela corasaniti in data 20/10/2006 23:44:39

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