Argonauti - La Natura di Puglia e Basilicata
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 La Plurisecolare "Quercia delle Cento Pecore"

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
OresteCaroppo Inserito il - 28/02/2008 : 03:50:12
LA QUERCIA E' STATA SOLLEVATA L'11 APRILE 2008!!
la petizione ? chiusa


Firma la petizione rispondendo a questa discussione.
SE NON SEI REGISTRATO/A E VUOI COMUNQUE PARTECIPARE ALLA PETIZIONE INVIA UNA MAIL A

argonauti2003@yahoo.it

INDICANDO NOME COGNOME, CITTA' DI RESIDENZA E ADESIONE ALLA RICHIESTA DI INTERVENTO DI SALVAGUARDIA DELLA QUERCIA.

gli indirizzi mail, saranno cancellati alla fine della campagna e non saranno ceduti a chicchessia; n? tantomeno saranno utilizzati in newsletter di Argonauti

La Plurisecolare "Quercia delle Cento Pecore" di Scorrano


da uno studio di Oreste Caroppo






Articolo inviato ad alcune testate giornalistiche cartacee, internet e radio-televisive regionali:




Scorrano: la plurisecolare "Quercia delle Cento Pecore",
una corsa contro il tempo per salvarla !



Le fortissime raffiche di vento del 28 gennaio scorso, hanno sradicato uno dei pi? antichi e maestosi patriarchi verdi della Puglia, una gigantesca quercia in feudo di Scorrano: ogni sforzo deve essere fatto per salvare questo importante monumento vivente salentino!


Immagine:

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La ?Quercia delle Cento Pecore?, il grande albero adagiatosi al suolo il 28 gennaio 2008, in agro di Scorrano.
Foto di Oreste Caroppo, scattata nel pomeriggio del 5.2.2008.




E' il pi? grande albero di quercia spinosa di tutta la regione e probabilmente d?Italia. Il suo nome "Quercia delle Cento Pecore", traduce la meraviglia provata dai pastori della zona, quando osservavano, nelle calde giornate estive, trovare riparo dagli infuocati raggi del Sole, sotto la sua estesa e densa chioma, l'intero loro gregge portato al pascolo, formato da un centinaio circa di pecore. Il suo tronco cilindrico ha una circonferenza eccezionale per la specie, ben 2,9 metri (circonferenza misurata a circa un metro da terra).
L'albero spiccava solitario con la sua chioma tondeggiante, in un seminativo, in un dolce e ampio vallone carsico, nei pressi di Masseria Nacrilli, in propriet? Lopez y Royo. Le sue fronde raggiungevano un'altezza superiore ai 15 m; la sua chioma un diametro in orizzontale di oltre 17 m; il tronco, a meno di due metri da terra, si diramava in tre possenti e lunghi rami principali.

Oggi, lo si osserva, ahinoi, adagiato al suolo, disteso, sconfitto dal vento, carico di foglie e ghiande, molte gi? germoglianti al suolo, ad attestazione della vitalit? e perfetta salute del patriarca verde, almeno fino a pochi giorni or sono! Il possente tronco non ? stato spezzato e le sue radici son state messe a nudo; forse il terreno intriso di acqua dalle numerose piogge delle ultime settimane, combinato al forte vento di tramontana e alla resistenza a questo offerta dall'ampia pesante e densa chioma, hanno comportato lo spiacevole evento!

Auspichiamo che si possa procedere rapidamente ad un intervento di alleggerimento della chioma, e ad una ripiantumazione assistita in loco del grande patriarca, nella speranza che, coadiuvato dalla pausa vegetativa di questi mesi e dall'umidit? del suolo ancora rimasto aggrappato alle radici ed imbibito dalle piogge di questi giorni, l'albero possa tornare a vegetare nella bella stagione e riprendere in breve tempo il suo magnifico splendore!

La Quercia spinosa pugliese (nome scientifico Quercus coccifera L. var. calliprinos), ? considerata a tutti gli effetti una rarit? botanica, poich? in Italia vive allo stato spontaneo solo nel Salento, nel Barese e in alcune localit? della Sicilia meridionale, Calabria e Basilicata.
Questa quercia ? una delle numerose specie di querce di Puglia, la "Regione delle Querce" per antonomasia, con ben 12 specie spontanee, senza contare le specie ibride e le variet?; la spinosa in particolare, ? tipica dell'area basso salentina. Pianta a crescita molto lenta, raramente raggiunge dimensioni arboree, mantenendosi sovente nello stato arbustivo di cespuglio; tuttavia, nell'interland di Maglie, agro di Scorrano incluso, essa forma veri e propri boschi, con numerosi esemplari arborei anche di cospicue dimensioni; boschetti sottoposti a speciali vincoli per il loro eccezionale valore botanico! E' detta "spinosa" per via delle spine che presentano le sue coriacee foglioline lungo il margine, evolute a protezione della pianta dagli erbivori. La Quercus coccifera L. var. calliprinos, ? una quercia tipicamente mediterranea e sempreverde come il locale leccio; gli antichi avevano particolare riverenza per le sempreverdi, apparivano ai loro occhi magicamente pi? forti e vitali delle altre piante, poich? in inverno non si spogliavano del fogliame, che mantenevano invece verdeggiante nonostante la cattiva stagione.
Da una cocciniglia tipica della quercia spinosa salentina, si ricavava nei secoli passati, un pigmento rosso che permetteva di colorare di porpora i tessuti!

La "Quercia delle Cento Pecore", rientra a pieno diritto tra gli alberi monumentali della Puglia e la Forestale, a detta di alcuni contadini della zona, la aveva utilizzata per prelevare ghiande da cui riprodurre giovani esemplari di quercia spinosa da piantare nei rimboschimenti regionali! Costituiva un importante punto di riferimento topografico e certamente anche per la navigazione aerea a bassa quota; un elemento fortemente caratterizzante il paesaggio della contrada agreste in cui sorgeva!

Il legame di Scorrano con le grandi querce che un tempo vivevano numerose nel suo territorio, ? eloquentemente espresso dallo stemma del comune, che reca proprio tre grandi alberi di quercia all'interno dello scudo! Un dovere dunque, prodigarsi per salvare quello che ? anche un simbolo di tutta la citt?!



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Emblema del Comune di Scorrano.
Nello scudo tre grandi querce affiancate, e un?aquila che le sorvola centralmente.



Vi ? un germe di immortalit? nei grandi alberi, in essi vediamo inconsciamente lo spirito dei nostri avi pi? antichi, e ci rassicura saperli vivi e immutabili mentre ci affanniamo nelle nostre vite quotidiane. Ogni comunit? si lega affettivamente e culturalmente ai patriarchi verdi locali; la morte di un grande albero ? pertanto motivo di un diffuso dispiacere! Per la "Quercia delle Cento Pecore", forse, per?, possiamo fare ancora qualcosa, affinch? anche i nostri figli possano godere nelle estati calde e afose, della sua piacevole ombra e della sua bucolica frescura!

P.S.
Ringrazio per la sua sensibilit? mio fratello, Stefano Caroppo, che informato dell'accaduto da alcuni contadini del luogo affezionati al grande albero, me ne ha dato rapida comunicazione, permettendomi di attivarmi al fine di approntare tutte le procedure per tentare di salvare il grande patriarca verde.




NOTE ULTERIORI


Le Querce del Bosco Belvedere

Scorrano ? un territorio ricco di boschetti, lembi di macchia mediterranea ripariale e cavalcante, e di grandi alberi di ulivo, di diverse specie di quercia e di altre specie botaniche. Son tutti lembi residui del vasto, variegato, antico e ricchissimo Bosco Belvedere, una foresta che si estendeva da Cutrofiano a Lucugnano, e da Parabita a Maglie, e che tante tracce ha lasciato nella storia, nella cultura e nella toponomastica basso salentina. Relitti importanti per una sua naturale ripresa o ricostituzione assistita dall?uomo.









ULTERIORI FOTO DI DOCUMENTAZIONE
sullo stato attuale della ?Quercia delle Cento Pecore?


Foto di Oreste Caroppo, scattate nel pomeriggio del 5.2.2008.





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Vista dei possenti e lunghi rami che si diramano dal tronco basale, oggi in parte adagiati al suolo.





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Vista delle radici messe a nudo e del tronco inclinato.





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Vista panoramica della ?Quercia delle Cento Pecore?, che sebbene adagiata al suolo, si erge ancora imponente, a segno della sua immensa chioma.





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Un vigile urbano di Scorrano durante il servizio di sorveglianza dell?albero.






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Si osservi il possente tronco e la caratteristica conformazione basale ditata a contrafforti,
sviluppata dagli alberi pi? vetusti e grandi.






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Oreste Caroppo vicino alla grande Quercia.







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La grande Quercia nella luce del tramonto, sullo sfondo uno scorcio di Masseria Nacrilli.







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Oreste Caroppo


e-mail: orestecaroppo@yahoo.it

indirizzo: via F.Baracca n.3,
Maglie (LE), c.a.p.73024
tel. 0836423855
cell. 3477096175





15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
perilli matteo Inserito il - 04/07/2009 : 23:27:12
Mi dispiace tanto, io credo tu abbia fatto l'impossibile. Un grazie di cuore.
Ciao da Matteo
OresteCaroppo Inserito il - 04/07/2009 : 23:16:53


Ringraziando di cuore tutti gli amici di Argonauti, che con grande slancio e passione hanno partecipato ai tanti sforzi fatti per cercare di salvare la Grande Quercia, comunico che, purtroppo, nella primavera del 2009, la Plurisecolare non ha più prodotto nuovi germogli e le sue foglie sono tutte appassite, dopo un periodo di graduale disseccamento iniziato negli ultimi giorni del caldo ed afoso agosto del 2008, nonostante i regolari apporti di acqua da parte dei bambini e della gente del luogo. Fatali sono stati, forse, i lunghi mesi trascorsi con le radici scoperte e non umidificate e coperte da un telone protettivo, come sarebbe stato opportuno, nell’intervallo di tempo passato dal suo sradicamento fino alla sua ripiantumazione, a causa di una grave mancanza, che tanto denunciammo, da parte delle autorità pubbliche istituzionalmente preposte alla cura dei patriarchi verdi, e del divieto di accesso ai volontari da parte del proprietario del fondo! Qualcuno dice anche che non si può escludere un doloso avvelenamento per evitare un vincolo del sito al patriarca verde circostante, ma opportuno sarebbe in tal senso un esame scientifico dei tessuti legnosi. Altra tesi, non trascurabile: la scarsa potatura dei suoi rami che si sarebbero dovuti invece sacrificare per permettere un’equilibrata proporzione con il superstite apparato radicolare, in gran parte mutilato nello sradicamento accidentale e poi nelle fasi di ripiantumazione.

Nell’immenso dispiacere, per questa grave perdita naturalistica, tanti i frutti prodotti dalla “Quercia delle Cento Pecore”, oltre ad alcune giovani plantule che, con nostra grande gioia, stanno germogliando dalle sue ultime ghiande dell’inverno 2007-2008: la cresciuta forte sensibilità verso la natura e gli alberi secolari e le specie autoctone in tutto il Salento e la nascita ufficiale, proprio nella seconda metà del 2008, del Parco dei Paduli-Bosco Belvedere, l’immensa foresta di querce di molteplici specie, un tempo dominante tutto il cuore del Basso Salento, di cui la grande Quercia spinosa, ad oggi la più grande mai documentata nel mondo per la sua specie, costituiva un vetusto vivo e verde testimone. La “rinascita” di quella foresta, mutilata da decenni di selvaggio disboscamento, è oggi il nostro impegno in memoria delle gioie verdi che, anche solo per pochi mesi, la Grande Amata Quercia ci ha donato!


Grazie per tutto questo e per esserti da noi fatta scoprire, ammirare, studiare, ed amare!
Con la massima cura vediamo crescere ai tuoi piedi e nei nostri vasi le piantine nate dalle tue ultime ghiande, affidando a loro la nostra fiduciosa speranza che nel tempo futuro i figli dei figli dei nostri figli possano di nuovo contemplare quella meravigliosa bellezza che tu ci hai donato, e nel loro sorriso noi con te torneremo a sorridere!


Oreste Caroppo


Francesco Bartucci Inserito il - 15/04/2009 : 15:17:36
Si hanno notizie della quercia?
E' tornata a rivegetare?
Spero di si.
Ciao.
Francesco Bartucci
dcicave Inserito il - 06/02/2009 : 15:54:37
Ciao,
mi dispiace di non aver potuto sottoscrivere la petizione, perché non ero ancora iscritto, ma sono felice della soluzione.
Forse con i primi caldi di questa estate dovrà essere sorvegliata e supportata.
Bravissimi tutti.

Donato
giuseppe nuovo Inserito il - 24/12/2008 : 12:39:30
Ciao Raffaele
benvenuto nel forum

Prima di cantare e suonare il Requiem, aspettiamo fiduciosi la prossima primavera
Decara79 Inserito il - 24/12/2008 : 12:18:39
Salve signori, sono Raffaele ed è la prima volta che scrivo.
Passeggiando per internet ho trovato questo forum ed essendo di Scorrano non ho potuto fare altre che leggere tutti i post e essere felice per l'impegno che ha messo tutta la comunità per salvere quel gigantesco albero! Proprio per questo lo stesso giorno sono andato a fare una visita al "vecchietto malato"e devo dire che PURTROPPO non l'ho visto in buone condizioni; molte foglie secche e di una decadenza generale che m'ha lasciato l'amaro in bocca! Ho fatto qualche foto giusto per mettervi al corrente di ciò! Ringraziandovi come Scorranese per l'impegno profuso vi saluto e vi auguro un felicissimo Natale! A presto
Decara79 Inserito il - 24/12/2008 : 12:15:46


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giannicaci Inserito il - 03/11/2008 : 17:00:58
Sottoscrivo chiaramente ank'io!!!
Edmondo Inserito il - 16/04/2008 : 22:52:35
Complimenti a tutti, da Oreste al proprietario del terreno e a tutti coloro che si sono impegnati, perch? ? stata fatta una bellissima azione.
Tra il 10 ed il 11 aprile sono stato alcune ore a Otranto e avrei voluto tanto passare da Scorrano, ma non ne ho avuto il tempo.
Andr? a "controllare" di persona alla prossima occasione.
Auguri alla quercia, che possa raccontare la sua storia per tanti tantissimi anni ancora.

Tanti saluti a tutti,

"il mio cuore ? sempre per la mia terra"
giusalvo Inserito il - 15/04/2008 : 18:35:28
E' una notizia meravigliosa. Saluti a tutti quelli che hanno partecipato.
Giusalvo
rocco Inserito il - 15/04/2008 : 10:06:33
sono contentissimo!
Auguro che la Grande Quercia continui a fare ombra alle pecore come agli anni che passano.
rocco
giuseppe nuovo Inserito il - 12/04/2008 : 12:41:34
grazie a te Oreste per essere stato il nostro occhio e per la bellissima notizia che ci hai comunicato!!!

Penso che il ringraziamento pi? grande vada consegnato al proprietario del fondo e della quercia.

Voglio qui, poi ricordare e ringraziare tutti coloro che ci hanno testimoniato la loro passione e che con il loro intervento ci hanno aiutato a tenere accesi i riflettori sulla grand quercia... conosciuta ora a livello perlomeno nazionale

Oreste Caroppo
Giuseppe Nuovo
Angela Corasaniti
Alice Nuovo
Paolo Micoli
Franco Cuttaro
Rossella Baldacconi
Daniela Dovolich
Alessandro Poto
Fabio Mastropasqua
Giuseppe Tedde
Gianpasquale Chiatante
Piero Chiatante
Caterina Moretto
Rocco Labadessa
Natalia Sanchez Navas
Raffaele De Pascale
Franco Roscelli
Vilmer Alberto Sabino
Egidio Fulco
Donato Lorubio
Edmondo Rizzo
Domenico Cardinale
Silvia Massari
Enrico Ancora
Green Anthony
Julian Green
Francesca Green
Giuseppe Flore
Ippolito Fabio
Francesco Bartucci
Celeste Mura
Matteo Visceglia
Michele Ferrato
Domenico Altieri
Domenico Laera
Roberto D?Alessandro
Daniele Trono
Giuseppe Taneburgo
Alessandra Sinesi
Rossella Mansi
Matteo Perilli
Giuseppe La Gioia
Gabriele Fortunato
Vittoria D?Agostino
Annamaria Cezza
Daniela Tedesco
Felice Tanzarella
Aymone Emanuela
Walter Capone
Stefania Lopedote
Luca Carrabba
Angelo Nitti
Ventura Talamo
Giuseppe Fiorella
Lucia Carmela
Lillo Margherita
Daniele da Maglie (Le)
Carla De Nunzio
Beniamino Piemontese
Veronica Chirra
Maria Picciolo
Riccardo Marangio
Fabio Scarpa
Paolo Giuri
Anna Svelto
Filippo D?Erasmo
Laura Zaccal?
Marilisa Picca
Antonio De Lecce
Michele Perricelli
Francesco Vallone
Ileana Indolfi
Maria Luisa Bertani
Giada Costantini
Alessandra Zaniboni
Dario Sica
Luigi Bertani
Carla Proverbio
Ileana Bertani
Roberto Ruggin
Giuseppe Puricelli
Cristina Bertani
Daniele Cisari
Emanuela Politi
Maria Vitale
Carlo Pizzini
Carmela Pizzini
Domenico Pizzini
Paola Parente
Vincenzo Di Mauro
Antonio Arzivino
Elisa Arciuli
Roberta Tondo
Serena Scorrano
Viviana Kan
Sergio Micocci
Lucia Serena Costa
Stefano Depunzio
Daniele Panarese
Angela Maria De Giosa
Lucrezia Mastropasqua
Anna Rosa Costa
Antonio Gioffreda
Domenico Ramazzotti
Roberto Lascaro

I mezzi di informazione hanno fatto la loro parte

Ci informano poi che abbiamo ricevuto i complimenti dal Prof. Franco Tassi e il Prof. Pignatti ha chiesto info sulla straordinaria quercia, unica del suo genere.

OresteCaroppo Inserito il - 11/04/2008 : 21:16:54
La Quercia delle Cento Pecore


? stata rialzata e ripiantumata in loco
questa mattina
11 aprile 2008




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La Quercia delle Cento Pecore di Scorrano.
Foto di Oreste Caroppo, pomeriggio dell?11 aprile 2008.
Nel confronto con l?uomo accanto (Oreste Caroppo), si pu? avere un?idea metrica delle maestose dimensioni dell?albero, se poi si aggiunge, che la chioma, che qui appare in foto, ? ci? che rimane dopo un?abbondante potatura, si pu? intuire quali mastodontiche dimensioni raggiungeva questo esemplare di Quercus calliprinos, dimensioni record in seno alla sua specie!

Nota: nella foto la terra ? dipinta dei colori della primavera,
mentre il cielo ? coperto da un uniforme strato di nubi dal caratteristico colore avano,
poich? dense di sabbia sahariana trasportata fin nel Salento dall?Africa da venti di scirocco;
quasi un suggestivo monito, affinch? si continui a piantare alberi e a proteggere il patrimonio arboreo esistente,
contro i possibili rischi di desertificazione, che si paventano per ampie aree dell'Italia meridionale!

Le sue condizioni sono buone;
discrete paiono le operazioni agronomiche su di essa condotte.

Un Grande Ringraziamento
a tutti i sensibili amanti della natura,
e alle tantissime associazioni,
e mezzi di informazione
che da ogni parte d?Italia e non solo,
hanno con le loro azioni tirato quelle funi,
che oggi hanno riportato in piedi il Grande Patriarca!

Un Ringraziamento a tutti coloro che hanno sposato
la causa della Grande Quercia,
e sostenuto la mia e nostra battaglia per salvarla!

Un Ringraziamento particolare va poi al proprietario del fondo,
cui si deve il recupero materiale della maestosa Quercia spinosa,
eseguito solo e soltanto con fondi di questo
e con il ricorso alle competenze e alla saggezza dei locali contadini
e di locali manovalanze,
senza alcun intervento e supporto pubblico!

Pieni di una nuova consapevolezza,
oggi abbiamo compreso quale importantissimo valore ha la nostra comune sensibilit?
per la difesa del nostro territorio e della sua natura!

Con l?Augurio che la Plurisecolare,
dopo aver purificato l?aria dei nostri nonni e dei nonni dei nostri nonni e cos? ancora,
possa nei secoli a venire offrire la sua gradevole ombra ai nostri figli e ai figli dei nostri figli, per generazioni e generazioni,

noi continueremo a vigilare,
affinch? tutte le cure agronomiche di cui ora necessita,
le siano correttamente fornite!

GRAZIE ARGONAUTI !

Oreste Caroppo


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Quercia delle Cento Pecore, particolare del possente tronco osservato da settentrione.
Ai piedi dell?albero tutt?attorno ? stata creata una collinetta di terra con cratere centrale, per stabilizzare meglio la pianta e accogliere le abbondanti annaffiature che dovranno essere fornite costantemente all?albero per mesi e mesi, al fine di favorirne la ripresa. Le piogge e gli altri agenti esogeni, col tempo livelleranno l?alzato creato scoprendo la porzione di tronco oggi non in vista.
Foto di Oreste Caroppo, pomeriggio dell?11 aprile 2008.


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Oreste Caroppo

e-mail: orestecaroppo@yahoo.it

indirizzo: via F.Baracca n.3,
Maglie (LE), c.a.p.73024
tel. 0836423855
cell. 3477096175
afernando Inserito il - 07/04/2008 : 11:16:34
Qualche giorno fa ho dato la mia adesione alla PETIZIONE PER LA QUERCIA da non iscritto, torno a darla da iscritto e sono contento per le ultime buone nuove che ho letto.

Torner? a controllare gli sviluppi, afernando
dada Inserito il - 04/04/2008 : 14:50:30
Anche su altri siti ? riportata la buona novella che la grande quercia spinosa sar? rialzata: http://www.salentosostenibile.it/?q=node/581
Speriamo bene... ma proporrei di non abbassare la guardia fino a che non la vedremo nuovamente al suo posto!
dada


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